Il Potere delle Parole, Giorno 2
Leslie Basham: Nancy DeMoss Wolgemuth ti ricorda che la tua lingua riflette la condizione del tuo cuore.
Nancy DeMoss Wolgemuth: Quindi se ho un cuore critico, che genere di parole ne usciranno? Parole critiche. Quando parlo con rabbia, cosa rivela questo del mio cuore? Rivela che ho un cuore pieno di rabbia.
Leslie: Questo è il programma: “Ravviva i nostri cuori” con Nancy DeMoss Wolgemuth, coautrice di True Woman 101, di mercoledì 21 giugno 2017.
Ieri abbiamo dato inizio a una serie intitolata "Il potere delle parole". Nancy è ora qui con noi per continuare da dove siamo rimaste.
Nancy: Il versetto su cui abbiamo meditato e che vi ho incoraggiato a metterlo scritto in diversi punti della vostra casa è Proverbi 18:21. "Morte e vita sono in potere della lingua". Abbiamo visto che le nostre parole hanno il potere di ferire e distruggere, o di guarire ed edificare. …
Leslie Basham: Nancy DeMoss Wolgemuth ti ricorda che la tua lingua riflette la condizione del tuo cuore.
Nancy DeMoss Wolgemuth: Quindi se ho un cuore critico, che genere di parole ne usciranno? Parole critiche. Quando parlo con rabbia, cosa rivela questo del mio cuore? Rivela che ho un cuore pieno di rabbia.
Leslie: Questo è il programma: “Ravviva i nostri cuori” con Nancy DeMoss Wolgemuth, coautrice di True Woman 101, di mercoledì 21 giugno 2017.
Ieri abbiamo dato inizio a una serie intitolata "Il potere delle parole". Nancy è ora qui con noi per continuare da dove siamo rimaste.
Nancy: Il versetto su cui abbiamo meditato e che vi ho incoraggiato a metterlo scritto in diversi punti della vostra casa è Proverbi 18:21. "Morte e vita sono in potere della lingua". Abbiamo visto che le nostre parole hanno il potere di ferire e distruggere, o di guarire ed edificare.
Ora, se noi usassimo sempre e solamente un tipo di linguaggio, sarebbe facile riconoscerlo. Il problema è che dalla stessa bocca spesso escono parole che guariscono e parole che distruggono e feriscono, ed è per questo che abbiamo bisogno che lo Spirito di Dio riempia i nostri cuori con la Sua Parola e le Sue vie, in modo che le nostre parole non siano quelle sciocche, quelle che feriscono o quelle mortali.
Uno dei temi che emerge molte volte nel libro dei Proverbi è la connessione delle nostre parole con il nostro cuore. Infatti, ho contato undici versetti (ma potrebbero essere di più), dove la parola cuore si trova nello stesso versetto con le parole “labbra, lingua o bocca”. La connessione viene fatta più volte.
Il contrasto, per esempio, lo troviamo nel capitolo 10, versetto 20: "La lingua del giusto è argento scelto; il cuore degli empi vale poco". Qui la lingua viene connessa con il cuore.
Proverbi 15:7: "Le labbra dei saggi diffondono scienza, ma non così il cuore degli stolti." Perché non dice "la bocca dello stolto"? Il contrasto è tra le labbra del saggio e il cuore dello stolto. Questo perché? Perché esiste una connessione tra quello che diciamo e quello che c'è nel nostro cuore.
Infatti, scorrendo il libro dei Proverbi (e vi incoraggio a farne il vostro studio personale; vorrei stuzzicare il vostro appetito per il vostro studio personale sul libro dei Proverbi e i suoi molti riferimenti alla lingua) troverete che, ci sono molti punti in cui si legge della bocca e delle parole del malvagio, oppure della bocca dello stolto.
Poi ci sono altri punti dove si legge della bocca, della lingua o delle labbra dei giusti; oppure, delle parole dei puri; o ancora, della lingua e delle labbra dei saggi. Che connessione troviamo qui? La lingua rivela la condizione del cuore. Le parole che dico sono uno specchio del mio cuore.
Le parole escono, si ascoltano, sono evidenti. Ma rivelano ciò che non è così evidente fino a quando non parlo, e questa è la condizione del mio cuore. Quindi, se sono una persona sciocca, parlerò con parole sciocche. Se ho un cuore malvagio, le parole che usciranno dalla mia bocca saranno parole malvagie.
Centinaia di anni fa Francis De Salles disse: "Le nostre parole sono un indice fedele dello stato della nostra anima". Vuoi sapere cosa c'è nel tuo cuore? Gesù disse: "Dall'abbondanza (o dall’eccesso) del cuore, la bocca parla".
Quindi se ho un cuore critico, che tipo di parole ne usciranno? Parole critiche. Se ho un cuore perfido, che tipo di parole usciranno dalla mia bocca? Parole cattive, parole scortesi.
Se ho un cuore orgoglioso, pronuncerò parole arroganti. Se ho un cuore poco amorevole, userò parole poco gentili. Un cuore egocentrico parlerà con parole egoistiche. E quando esprimo parole di ira, cosa significa questo del mio cuore? Significa che ho un cuore adirato.
Se uso un linguaggio profano, che cosa comunica questo del mio cuore? Che è profano. Le parole intolleranti fuoriescono da un cuore intollerante. Le lamentele escono da un cuore scontento. Un cuore che è egoista di cosa parlerà? Di se stesso.
Mi ricordo che quando eravamo ragazze, mio padre ci diceva, che una delle cose importanti nella conversazione è non parlare sempre di se stessi. Diceva: "Anche gli altri vogliono raccontarti qualcosa di loro. Quindi fai domande che le aiutino ad esprimersi".
Se hai dei conoscenti che sono circondati da molti amici, che sono persone benvolute, una delle cose che noterai è che parlano degli altri. Fanno domande sugli altri. Non parlano sempre di se stessi.
Sto pensando a un leader cristiano che conosco; l'ho incontrato proprio di recente e, dopo averlo salutato, ho fatto una considerazione. Ho parlato con lui varie volte nel corso degli anni e, come vi dicevo, lui guida un ministero. Una delle cose che apprezzo molto di quest'uomo è che ogni volta che lo vedi, non si mette a parlare di come sta andando la sua vita o il suo ministero.
Chiede a te cosa stai facendo. Ti chiede del tuo background, dei tuoi amici e della tua vita. Questo è un uomo le cui parole rivelano che ha un cuore altruista. Di conseguenza, è uno che incoraggia. Vuoi stargli vicino perché c'è benedizione e abbondanza che esce dal suo cuore.
Ora, abbiamo visto che un cuore malvagio produrrà parole malvagie. Al contrario, se abbiamo un cuore puro, un cuore retto, l’abbondanza sarà di parole pure e giuste.
Quindi, se ho un cuore amorevole, che tipo di parole esprimerò? Parole amorevoli. Se ho un cuore gentile, esprimerò parole gentili. Se il mio cuore è altruista, come ho visto in quel leader cristiano, le mie parole saranno focalizzate sugli altri.
Se ho un cuore umile, non dirò cose arroganti; dirò cose umili. Non dirò cose che attirano l'attenzione su di me, sui miei successi o su quello che ho fatto. Se ho un cuore umile, innalzerò gli altri. Avrò l'atteggiamento di Giovanni Battista che disse di Gesù: "Bisogna che Egli cresca, e che io diminuisca".
Da dove vengono queste parole? Da un cuore umile. Se ho un cuore puro, pronuncerò parole pure. Se il mio linguaggio è sensuale, corrotto o empio, sto mostrando che il mio cuore è in una condizione problematica; il mio cuore è corrotto, ed è per questo che esprimo parole corrotte.
I Proverbi parlano di una donna graziosa. Se ho un cuore pieno di grazia, parlerò con parole di grazia. Penso ad alcune donne che conosco che sono proprio così. Quando aprono la bocca per parlare, sanno incoraggiare. Alcune di voi in questa sala sono così. Io vi ascolto e penso: mi piacerebbe essere come voi.
Io non sono così... so che potreste pensare a me come ad una persona molto socievole ed estroversa, ma conversare con le persone, specialmente con quelle che non conosco, non mi viene molto facile. Preferisco sedermi dietro le quinte o in un angolo e lasciare che gli altri portino avanti la conversazione. Devo fare un certo sforzo per uscire da me stessa e dire parole incoraggianti, che trasmettano grazia.
Ma sto notando che quando Dio opera nel mio cuore, il mio cuore si riempie del Suo Spirito, del Suo amore e della Sua grazia, così non è un grande sforzo esprimermi con parole che riflettono quel cuore.
Se il mio cuore è grato, come saranno le mie parole? Parole di gratitudine. Un cuore grato produce parole grate. Di nuovo, potete pensare a persone che conoscete, le quali possono trovarsi nel mezzo di una situazione molto problematica, ma parlano della bontà e della fedeltà di Dio, nel mezzo di quella situazione molto difficile. Comunicano parole di gratitudine perché hanno un cuore riconoscente.
Alcune di voi sono state così gentili nell'esprimere gratitudine per ciò che queste sessioni hanno significato per voi, e avete preso tempo per fermarvi e dire: "Grazie per questo insegnamento. Grazie per il tuo servizio nei miei confronti". Mentre vi sento esprimere gratitudine, mi rendo conto che questa gratitudine fluisce da un cuore grato.
Se ho un cuore saggio, parlerò con parole sagge. Ora, la sfida viene quando io voglio parlare con parole sagge, ma non sempre voglio pagare il prezzo per avere un cuore pieno di saggezza. Per riempire il mio cuore con le parole di Dio, in modo da avere dentro di me la saggezza che si esprimerà in parole sagge, ci vuole molto lavoro e sforzo.
Ho sempre questa immagine nella mente, di cosa significa essere una vecchia saggia signora, e vorrei essere quella signora. Voglio avere quel tipo di saggezza, ma non sempre voglio pagare il prezzo per arrivarci; per avere il tipo di cuore che darà quel genere di saggezza.
Se ho un cuore onesto, parlerò con parole sincere. Se uso parole ingannevoli o non vere, questo rivela qualcosa del mio cuore.
Se ho un cuore per Dio, una mente spirituale, non mi sarà difficile, nel corso della conversazione quotidiana, parlare di questioni spirituali perché dall’abbondanza del cuore la bocca parla.
Conosco persone che sono in chiesa da sempre. Sembra che siano attive nella loro opera e nel portare avanti vari tipi di ministero. Se però apri una conversazione con loro, possono parlare di tutto tranne che del Signore. È proprio difficile.
Non li senti parlare di ciò che Dio sta facendo nella loro vita, di ciò che Dio sta insegnando loro o di ciò che stanno imparando sul cuore e sulle vie di Dio. È come se questo fosse un aspetto della loro vita che vale solo quando sono in chiesa, ma non influenza il modo in cui parlano tutto il resto del loro tempo.
Direi che questo rivela qualcosa del cuore. Se non posso parlare del Signore durante le mie conversazioni, significa che il mio cuore non è ben focalizzato sul Signore, come dovrebbe; se ho a cuore le cose di Dio, sarò in grado di parlare delle cose di Dio.
Così, mentre analizziamo le nostre parole e i nostri cuori, riconosciamo che, le parole che pronunciamo sono davvero il termometro del nostro cuore. Quelle parole non determinano la temperatura. Il termometro non determina la temperatura; il termometro, solo registra la temperatura; e le parole che dico registrano la temperatura, la condizione del mio cuore.
Ora, a noi piace pensare che questo sia vero, ma non sempre. Così, molte volte, tendiamo a banalizzare le parole che diciamo, più o meno in questo modo: "Davvero non volevo; non ho potuto evitarlo; mi è scappato…" Ma non è proprio così.
Il fatto è che possiamo aver parlato in modo sconsiderato o noncurante, ma anche questo rivela qualcosa del nostro cuore. Se le mie parole sono incontrollate e senza freno, questo significa che ho un cuore non disciplinato, che non è sotto il controllo dello Spirito Santo. Il fatto è che quello che dico, rivela quello che intendo dire.
Così, prima lanciamo queste parole spiacevoli e offensive, e poi cerchiamo di riprenderle dicendo: "Non intendevo davvero dire quello". Bene, posso anche essere dispiaciuta di quello che ho detto, ma devo riconoscere che non è una questione banale che io lo abbia detto. Anche se questo è stato sconsiderato o imprudente, ha però rivelato una condizione del mio cuore che è seria; al mio cuore è stata misurata la temperatura, ed è stato rilevato qualcosa che non è gradito al Signore.
Quindi lascia che ti chieda: Le tue parole, cosa rivelano del tuo cuore? E non chiedertelo solo mentre siamo seduti in questa sala a parlare di . . . beh, siete sedute qui ad ascoltare, quindi nessuno sta peccando con la lingua in questo preciso istante. Io sono la unica che ha la possibilità di farlo in questo momento, perché solo io sto parlando.
Ma mentre tornate a casa vostra, mentre tornate al vostro posto di lavoro, mentre riprendete il telefono, mentre continuiamo la conversazione quando questa sessione è finita (se qualcuno ha il coraggio di continuare la conversazione dopo che abbiamo finito di parlare della lingua), chiedetevi: "Che cosa rivelano le mie parole sulla condizione del mio cuore?"
Poi se vogliamo, possiamo cambiare le nostre parole; e tutte noi abbiamo momenti in cui ci pentiamo così tanto di quello che abbiamo detto. Una persona mi ha raccontato proprio oggi come, da giovane madre arrabbiata, si è pentita delle cose che ha detto a sua figlia.
Ora sua figlia è cresciuta, e lei sta ancora raccogliendo le conseguenze in quella relazione, causate dalle cose che ha detto da giovane madre. Si pente di quelle cose; vorrebbe poter tornare indietro per riprendere quelle parole e cambiare quelle conversazioni.
Non si può. Ma quello che puoi fare è lasciare che Dio lavori nel tuo cuore ora. Se vuoi che le tue parole cambino, non è sufficiente concentrarsi su come cambiare il tuo discorso. Ciò di cui hai davvero bisogno è un cambiamento del cuore.
Alcune di noi hanno bisogno di una operazione chirurgica al cuore; dire onestamente davanti al Signore e forse davanti a un'altra persona; forse davanti a tuo marito, che potrebbe aiutarti a essere più responsabile, e in grado di affermare: "Mi rendo conto che le parole che dico mostrano che ho dei problemi nel cuore che sono molto seri. Mi rendo conto che quelle parole frettolose, sconsiderate, imprudenti, sfrenate e pettegole rivelano una condizione del mio cuore di cui bisogna pentirsi".
Ora, non voglio che ve ne andiate da qui sentendovi sopraffatte e dicendo: "Non aprirò mai più la bocca perché non riesco a dire niente di buono". Quello che voglio che tu faccia è pentirti, metterti a posto con Dio, umiliarti, riconoscere qualsiasi cosa Dio ti mostri sul tuo cuore, così come io sono costretta a fare con il mio cuore mentre studio questo argomento.
Mettiti davanti al Signore e dì: "Signore, cambia il mio cuore. Riempimi con il Tuo Spirito, così che quando sono sotto pressione, quando parlo con i miei figli, quando parlo con mio marito, quando parlo con i miei colleghi, quando sono al telefono in una conversazione, quello che ne uscirà, sarà l’abbondanza di un cuore puro, di un cuore che è controllato dal tuo Spirito”.
Leslie: Cosa rivelano le tue parole del tuo cuore? Nancy DeMoss Wolgemuth ti ha sfidato con questa domanda oggi, e tornerà tra pochi istanti. Questo messaggio fa parte di una serie chiamata "Il potere delle parole".
Durante i prossimi minuti, ascolteremo una donna che ha sperimentato un grande cambiamento nel suo cuore, il quale ha poi influenzato notevolmente la sua lingua.
Debbie ha sposato un uomo che faceva tutto in modo minuzioso e ponderato.
Debbie: È un gran lavoratore. È un perfezionista. E come tale, vuole che tutto sia fatto bene la prima volta.
Leslie: Il marito di Debbie non solo lavorava lentamente e con ponderatezza. Parlava anche lentamente e con ponderatezza.
Debbie: È una persona che deve pensare molto attentamente alle sue risposte.
Leslie: Ora, Debbie era esattamente l'opposto.
Debbie: Sono una persona che vuole risposte immediate. Preferisco fare da sola piuttosto che aspettare che lo faccia qualcun altro. Tendo sempre a esercitare il controllo; una persona di serie A; voglio che tutto sia già fatto. Tiriamo fuori la cosa, apriamola, facciamola finita, gestiamola e risolviamola.
Leslie: E queste differenze portarono a molti conflitti.
Debbie: La nostra casa era diventata un campo di battaglia. Io alzo la voce, non ho pazienza; lui è una persona molto tranquilla e non parla mai, molto raramente condivide le sue emozioni. Alcune delle cose che all’inizio mi attiravano a lui, sono poi diventate cose che iniziarono a prendere il sopravvento e ad allontanarmi da lui.
Leslie: Quando Debbie insisteva con impazienza per avere risposte o resoconti, suo marito si ritirava. Siccome lui affrontava le cose in modo lento e minuzioso, Debbie prese in mano la situazione.
Debbie: Mi sono incaricata di tutto ciò che doveva essere fatto. Me ne sono occupata senza disturbarlo. Come risultato, questo ci ha allontanato sempre di più.
Abbiamo raggiunto un punto in cui ho detto: "Tu fai quello che vuoi, io e i bambini faremo quello che dobbiamo fare". Così abbiamo iniziato a vivere vite separate.
Ha visto che io mi sarei occupata delle cose a casa, quindi lui avrebbe fatto cose per altre persone. Cominciò ad essere molto bravo ad aiutare chiunque volesse essere aiutato, tranne le persone con cui viveva. Era necessario per le altre persone, e non si sentiva necessario a casa sua.
Eravamo sposati da quasi diciannove anni, il giorno in cui gli chiesi di andarsene.
Leslie: Dopo che Debbie chiese a suo marito di andarsene da casa, continuò a pregare che lui cambiasse. Nella sua mente, solo il marito era la causa dei problemi.
Debbie: Si, perché io stavo facendo le cose giuste, stavo pregando, portavo i bambini in chiesa. Facevo quello che avrei dovuto fare, pregavo che Dio lo rendesse giusto, e che si prendesse cura di lui, che lo cambiasse, che cambiasse il suo cuore, che cambiasse il suo lavoro, che Dio facesse questo, e che Dio facesse quello … fino a quando capii che non era solo lui. Anch’io avevo bisogno di un sacco di correzioni.
Leslie: Ci volle circa un anno perché Debbie fosse convinta di questo, e la sua preghiera cominciò a cambiare.
Debbie: "Non è lui che devi correggere, è me che devi correggere. Ho anche bisogno di capire che devo aspettare i Tuoi tempi. E per me non è qualcosa di facile da fare".
Leslie: Mentre la convinzione cresceva nel cuore di Debbie, lei confessò il suo atteggiamento ai suoi figli.
Debbie: "Vostra madre aveva torto. Ho chiesto a vostro padre di andarsene di casa e ho sbagliato. Ora dobbiamo solo pregare che Dio possa sistemare le cose, perché io non posso".
Leslie: E poi Debbie si incontrò con suo marito in un ristorante.
Debbie: E ho detto: "Dio ha davvero lavorato in pochi giorni. Mi è stato appena rivelato che ho sbagliato. Ho pregato che Dio ti cambiasse e ti correggesse, ma c’era bisogno di cambiare e correggere me. Noi ti amiamo, ti voglio a casa e voglio che il nostro matrimonio funzioni. Credo che Dio voglia che il nostro matrimonio funzioni".
Leslie: Per vent'anni, Debbie ha avuto l'abitudine di pressare suo marito per le decisioni. Ma questa conversazione finì diversamente.
Debbie: Una delle mosse più difficili che abbia mai fatto è stata quella di alzarmi, uscire da quel ristorante e lasciare che lui ci pensasse su senza darmi una risposta immediata.
Leslie: Nel frattempo, un amica in chiesa ha parlato a Debbie di una sfida di 30 giorni. Nancy DeMossWolgemuth ha proposto questa sfida molte volte, ed è la stessa sfida che sperimenterai prendendo una copia dell'opuscolo “30 Giorni di Incoraggiamento per tuo Marito ”. Per un mese, non pensare nulla di negativo su tuo marito, non dire nulla di negativo a tuo marito, o a qualcun altro su tuo marito. E ogni giorno, durante quel periodo, fai qualcosa per incoraggiarlo.
Nancy: … dalla “sfida dei 30 giorni”: Primo giorno. Hai mai ringraziato tuo marito per averti scelto tra tutte le altre donne?
Leslie: Dopo aver letto questo, Debbie mandò un messaggio a suo marito.
Debbie: "Non so se te l'ho detto, anzi, sono sicura di non averlo fatto, ma voglio ringraziarti per avermi scelto molto tempo fa".
Nancy: Anche se molte circostanze nel vostro matrimonio possono essere cambiate, fai sapere a tuo marito che sei felice che Dio vi abbia guidato insieme nel vostro cammino.
Debbie: "E spero che tu mi scelga di nuovo. Ti amo". Questo è tutto ciò che ho detto.
Leslie: Quella notte suo marito è tornato a casa dopo essere stato fuori per un anno. Così il primo giorno della sfida fu anche il primo giorno di un nuovo inizio nel loro matrimonio.
Debbie: Ho continuato con i trenta giorni, e ogni giorno è stato una vera benedizione. Questo, non solo ha incoraggiato lui, ma mi ha ricordato le cose che avevo amato di lui all'inizio.
Leslie: Seguire i suggerimenti di 30 Giorni di Incoraggiamento per tuo Marito ha avuto un grande effetto su Debbie, ma anche su suo marito. Quest'uomo che non passava molto tempo a parlare, ora si è aperto.
Debbie: Lo ha fatto sentire amato, rispettato e necessario, e lui ha risposto a questo. Sente che non verrà più aggredito per ogni cosa che esce dalla sua bocca.
Leslie: Debbie era sorpresa di sentire suo marito fare una dichiarazione durante la consulenza.
Debbie: Disse che sono stata molto di incoraggiamento da quando è tornato. Quando una moglie è di incoraggiamento per suo marito, è più facile per lui rispondere in un modo che sia amorevole e gentile e anche incoraggiante per lei.
La sfida dei 30 giorni per me è diventata un'abitudine. Non riesco proprio a esprimere a parole ciò che ha significato per entrambi.
Leslie: Come Debbie, spero che anche tu possa sperimentare il potere dell'incoraggiamento e che imparerai a lasciare che il Signore controlli la tua lingua. Per aiutarti, vogliamo invitarti a una sfida di 30 giorni. A partire dal 1° luglio, Ravviva i Nostri Cuori ti invierà ogni giorno un'e-mail con un pensiero devozionale sulle parole da parte di Nancy o di Mary Kassian. Lei è l'autrice di un libro intitolato Pace nella Conversazione.
Quando sei iscritto a questa sfida di 30 giorni, avrai anche la possibilità di vincere alcuni omaggi. Otterrai di più da questa sfida se ti iscrivi con una amica o un gruppo. Sarete in grado di discutere il devozionale quotidiano insieme e di incoraggiarvi a vicenda nella sfida.
Per iscriverti alla Sfida del Potere delle Parole di 30 giorni, visita ReviveOurHearts.com entro il 30 giugno. Tutti inizieranno la sfida insieme il 1° luglio. Non perdere questa opportunità. Visita ReviveOurHearts.com.
Mentire può essere sottile. Identifica i modi subdoli in cui il nostro cuore cerca di ingannare, domani, su Ravviva i Nostri Cuori. Nancy DeMoss Wolgemuth è tornata con un pensiero finale.
Nancy: Quante di voi sarebbero abbastanza oneste da riconoscere che anche in questi momenti, lo Spirito di Dio ha puntato il Suo dito sul vostro cuore, e avete visto che c'è un problema, forse più di un problema, di cui avete bisogno di pentirvi, e che le vostre parole sono solo un riflesso, un'espressione, di ciò che è nel profondo del vostro cuore? Ora volete solo chiedere al Signore di perdonarvi, di cambiare il vostro cuore; volete pentirvi di qualsiasi cosa vi abbia mostrato che è nel vostro cuore? Volete che Dio cambi il vostro cuore in quelle aree specifiche, sapendo che allora le parole che ne usciranno saranno espressione di un cuore puro?
Se questo è vero per te in qualche questione specifica che abbiamo affrontato, o forse qualcosa che lo Spirito Santo ha riversato su di te, saresti abbastanza onesta da alzare la mano? Voglio pregare per te, anzi, pregare per noi, visto che la maggior parte delle nostre mani sono alzate. Grazie per essere oneste. Ora potete abbassarle.
Signore, Tu vedi le nostre mani, ma ancora più importante, Tu vedi i nostri cuori. Noi alziamo i nostri cuori a Te e confessiamo che vogliamo giustificare e banalizzare così spesso, le cose che diciamo.
Ma veniamo davanti a Te umilmente e con il cuore rotto per dire: "Il nostro cuore è il problema", e per supplicarti di darci cuori pentiti, di purificare i nostri cuori, di riempire i nostri cuori con la Tua presenza e con la Tua Parola, affinché ciò che esce dalla nostra bocca sia il frutto del Tuo Spirito Santo.
Cambiaci, Signore. Cambia i nostri cuori, e poi cambia il modo in cui parliamo, cosicché le nostre parole portino gloria a Te. Preghiamo nel nome di Gesù, amen.
Ravviva i Nostri Cuori con Nancy DeMoss Wolgemuth vuole aiutarti a pesare le tue parole. È un'iniziativa di Life Action Ministries.
Tutte le Scritture sono tratte dalla Versione Nuova Riveduta 2006.
https://www.reviveourhearts.com/podcast/revive-our-hearts/power-words-day-2/
Argomenti: Parole e la lingua
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