Il Potere delle Parole, Giorno 4
Leslie Basham: Nancy DeMoss Wolgemuth ci racconta della raccomandazione che un pastore fece alla sua congregazione, riguardo al pettegolezzo.
NancyDeMoss Wolgemuth: Egli suggerì che quando qualcuno ti si avvicina e comincia a dire qualcosa su un'altra persona, che non è gentile o edificante, dovresti dire più forte che puoi: "Non voglio sentirlo!"
Leslie: Questo è Ravviva i Nostri Cuori, con Nancy DeMoss Wolgemuth, co-autrice di True Woman 101, di venerdì 23 giugno.
Satana è talvolta chiamato "l'accusatore". Quando accusiamo gli altri, ci comportiamo proprio come lui. Scopri di più mentre Nancy continua la serie "Il potere delle parole". Descriverà i gemelli del male: il pettegolezzo e la calunnia.
Nancy: Abbiamo parlato della lingua e di come la nostra lingua ha il potere di ferire o di guarire. Abbiamo visto Proverbi18:21, e vi ho incoraggiato a memorizzare almeno la prima parte di questo versetto. A scriverlo su un foglio e ad …
Leslie Basham: Nancy DeMoss Wolgemuth ci racconta della raccomandazione che un pastore fece alla sua congregazione, riguardo al pettegolezzo.
NancyDeMoss Wolgemuth: Egli suggerì che quando qualcuno ti si avvicina e comincia a dire qualcosa su un'altra persona, che non è gentile o edificante, dovresti dire più forte che puoi: "Non voglio sentirlo!"
Leslie: Questo è Ravviva i Nostri Cuori, con Nancy DeMoss Wolgemuth, co-autrice di True Woman 101, di venerdì 23 giugno.
Satana è talvolta chiamato "l'accusatore". Quando accusiamo gli altri, ci comportiamo proprio come lui. Scopri di più mentre Nancy continua la serie "Il potere delle parole". Descriverà i gemelli del male: il pettegolezzo e la calunnia.
Nancy: Abbiamo parlato della lingua e di come la nostra lingua ha il potere di ferire o di guarire. Abbiamo visto Proverbi18:21, e vi ho incoraggiato a memorizzare almeno la prima parte di questo versetto. A scriverlo su un foglio e ad affiggerlo in diversi posti dove lo avrai la possibilità di vederlo durante il giorno. La frase dice: "Morte e vita sono in potere della lingua".
C’è molto da leggere in tutta la Scrittura, riguardo alla lingua. Ma ci siamo concentrati specificamente su ciò che il libro dei Proverbi, ha da dire sulla lingua. Abbiamo quindi esaminato molti aspetti diversi insegnati in quel libro.
Se non sei stato con noi nelle sessioni precedenti, ti incoraggio a fare il tuo studio personale del libro dei Proverbi e a leggere il libro, versetto per versetto. Scrivi ogni verso che vedi che ha a che fare con la lingua, la bocca o le labbra. Ci sono anche altri versi che hanno a che fare con liti, parole di ira, dispute, oppure con parole gentili.
Fate quello che ho fatto io con questi versetti, divideteli in due categorie: ambiti in cui compiacciamo il Signore con la nostra lingua e ambiti in cui disonoriamo, feriamo o addirittura portiamo morte con la nostra lingua.
Veniamo oggi al tema del pettegolezzo, che è menzionato in modo prominente nel libro dei Proverbi. Mi viene in mente un episodio di I Love Lucy in cui Lucy era al telefono con un'amica e parlava di Betty. Quando Lucy chiuse il telefono, Ricky le disse:
"Lucy, spettegolare è sbagliato".
Lucy disse: "Chi? Io? Spettegolare?"
Ricky disse: "Come chiami quello che stavi facendo al telefono?"
Lucy disse: "Beh, non era spettegolare. Preferisco pensarlo come uno scambio reciproco di informazioni vitali. Comunque, lei stava spettegolando; io stavo solo ascoltando, e questo non è spettegolare".
Le Scritture hanno molto da dire su questa cosa chiamata pettegolezzo. Una delle caratteristiche che troviamo descritta nel libro dei nei Proverbi, è che il pettegolezzo non è innocuo. Infatti, può essere mortale. Il pettegolezzo può ferire e distruggere. Vedremo che la bocca dello stolto, la bocca della persona malvagia, è una bocca che esprime pettegolezzo.
La calunnia è strettamente collegata al pettegolezzo, ma c'è un po' di differenza tra loro. Joe Stowell ha scritto un libro meraviglioso intitolato “Il peso delle tue parole”. In esso suggerisce che la calunnia è: "la condivisione aperta e intenzionale di informazioni dannose" dove una persona condivide con un'altra informazioni su una terza persona, la quale è assente.
Di solito, non si parlerebbe in quel modo, se la terza persona fosse nella stessa stanza. Si tratta di informazioni che sminuiscono il suo valore e danneggiano la sua reputazione. È quindi, una condivisione aperta e intenzionale di informazioni dannose, e questo è la calunnia.
Il dottor Stowell dice che il pettegolezzo, d'altra parte, è "spesso usato nell'ambito di chiacchiere oziose o incaute"1. Sia il pettegolezzo che la calunnia sono molto dannosi e pericolosi. Possiamo facilmente cadere nel pettegolezzo quando semplicemente non stiamo pensando. Può non essere intenzionale, a volte siamo solo un gruppo di donne che conversano. Ci riuniamo e cominciamo a parlare di cose a cui abbiamo assistito, visto, o sentito da altri.
Nel contesto delle chiacchiere incaute, possiamo finire per peccare con le nostre labbra. Ora, la parola calunnia significa "macchiare, accusare, o parlare contro". È interessante. La lingua originale del Nuovo Testamento era il greco. La parola che è spesso tradotta come “calunnia”, nel Nuovo Testamento, è anche la parola da cui otteniamo le parole inglesi "demoniaco" e "diabolico".
Voi direte: "Qual è la connessione: calunnia, demoniaco e diabolico? C'è una connessione molto stretta. Chi è il calunniatore originale? Satana. Egli è l'accusatore dei fratelli (Apocalisse 12:10, parafrasato). Nella traduzione del Re Giacomo (inglese), la parola diabolico o diabolos è tradotta calunnia. Se avete una Nuova Versione Internazionale (redatta da studiosi di vari paesi anglofoni), è tradotto "maldicenti". Significa la stessa cosa che dire cose maliziose su un'altra persona.
Impariamo in 1 Timoteo capitolo 3, che una delle qualifiche per la moglie di un diacono (il diacono è una guida spirituale o un servitore spirituale nella chiesa) è che lei non deve coinvolgersi in discorsi calunniosi, letteralmente diabolici, o maliziosi (v. 11).
Sapevi che se sei una calunniatrice, squalifichi tuo marito dall'avere un posto di guida spirituale nella chiesa? Se, come moglie, pecchi con le tue labbra, puoi compromettere tuo marito a tal punto che non sia libero di servire Dio, come sarebbe qualificato a fare.
Non è vero solo per le mogli dei diaconi, che non dovrebbero parlare in modo calunnioso o malizioso, ma è vero per tutti noi, sposati o single, uomini o donne. Quando diffamiamo, stiamo davvero usando le armi, gli strumenti e i metodi del diavolo stesso.
I Proverbi dicono nel capitolo 10, versetto 18, che "… chi sparge calunnie è uno stolto". Mi piace meditare sui versetti per poterli analizzare, sviluppare ed espanderne il loro significato. Ma questo versetto parla da solo, non è vero?
"Chi sparge calunnie è uno stolto". Quando leggo quel versetto, devo pormi la domanda: "Sono una stolta? Sono stata stolta?" So che la risposta è: "Sì". In molti momenti, sono stata stolta nelle cose che ho detto su un'altra persona che, o non sono vere, o sono vere, però maliziose e progettate per abbattere la reputazione di quella persona, sono state parole distruttive.
Proverbi 16:27 ci dice: " L’uomo cattivo va scavando il male ad altri; sulle sue labbra c’è come un fuoco consumante ". Quest’uomo va scavando il male; è propenso a raccogliere tutto il male che ha sentito su altri, e poi, sulle sue labbra, diventa come fuoco ardente. Sente il bisogno di tirarlo fuori e condividerlo con gli altri.
Un'altra parola per descrivere quel tipo di uomo empio, è “canaglia”. La calunnia è un modo orrendo di usare la lingua. Le parole di questa persona sono incendiarie; bruciano come fuoco e ardono senza controllo.
Mentre meditavo su questi versi, ho ripensato ad alcune occasioni in cui sono stata vittima di qualcuno che diceva cose non vere. Mi ha fatto molto male in quel momento e il ricordo è ancora doloroso.
Qualcuno che incautamente (e non credo che ci fosse un intento malizioso in quel caso) è giunto a conclusioni sbagliate e le ha condivise con altri. Ha danneggiato la mia reputazione; ha ferito il mio orgoglio. Dio ha usato quel caso in un modo che è stato santificante nella mia vita, e posso guardare indietro e ringraziare il Signore per ciò che mi ha insegnato attraverso di esso.
Ma ora ho imparato, quando ripenso a quell'occasione e ad alcune altre, che devo affidare la mia reputazione a Dio. Però, nello stesso momento, penso: cosa ho fatto io con la reputazione di altri?
Ero a una riunione, non molto tempo fa, dove si stava parlando di alcuni ministeri e di servitori cristiani. È venuto fuori il nome di qualcuno, una persona che in realtà rispetto molto, che è un grande servitore del Signore. Ma ci sono alcuni aspetti della Scrittura sui quali, quella persona ed io abbiamo due comprensioni differenti.
Per qualche motivo mi sono sentita obbligata in quel contesto, a dire quello che sapevo, ma non era necessario. Mi sono resa conto, uscendo da quella riunione, di aver messo in cattiva luce quel servitore del Signore. Non avevo onorato la sua reputazione. Non era una situazione in cui dire ciò che sapevo, era opportuno o avrebbe migliorato la causa di Cristo. Stavo semplicemente dicendo qualcosa che sapevo, ma che non era necessario dire.
Quando sono uscita dalla riunione, ero così convinta di aver calunniato la reputazione di quella persona, che ho preso il mio cellulare prima di lasciare la città e ho contattato la prima persona possibile che era stata a quella riunione. Ho detto: "Ho sbagliato tanto. Non avrei dovuto fare un rapporto negativo su un altro servitore del Signore. Le sue opere possono parlare da sole, ma io non avevo bisogno di metterle in evidenza. Ti prego di perdonarmi".
Al momento non potevo contattare gli altri, ma sentivo di dover porre rimedio. Quando tornai a casa, scrissi una lettera agli altri che erano stati a quella riunione e chiesi nuovamente perdono per aver calunniato la reputazione di quel servo del Signore.
Se affronti questi problemi man mano che vengono a galla, scoprirai che questo mette un freno alla tua lingua. Non voglio scrivere questo tipo di lettere molto spesso, o fare molto spesso questo tipo di chiamate. Ho dovuto farle più spesso di quanto vorrei ammettere. Se affronti umilmente i problemi, quando Dio ti convince, allora scoprirai che Dio li usa per mettere sotto controllo la tua lingua.
Dobbiamo chiederci prima di parlare: "È un buon commento su questa persona?". Filippesi dice che dovremmo pensare alle cose che sono pure, buone, vere, belle e di buona reputazione (4:8, parafrasato). È questa una buona referenza? È vero? Ho verificato i fatti? È vero quello che dico? Anche se è vero, è gentile e necessario? Ho bisogno di dirlo o sto solo riempiendo lo spazio con le mie parole?
Alcuni di noi hanno difficoltà con il silenzio, e dobbiamo sempre intervenire per dire qualcosa. Spesso vogliamo sembrare migliori, o sappiamo qualcosa che gli altri non sanno, così interveniamo e finiamo per dire cose che non sono necessarie.
È gentile? È vero? È necessario? È una buona referenza? Penso che questo sia uno dei peccati più diffusi tra noi donne, uno di quelli che abbiamo più bisogno di confessare al Signore. È uno dei modi più dannosi in cui usiamo la lingua nelle nostre famiglie, nelle nostre chiese e nella società intorno a noi. Possiamo scatenare un incredibile confusione, con il peccato del pettegolezzo.
Un pettegolo, secondo il Dizionario Webster, è una persona che "chiacchiera o ripete chiacchiere e pettegolezzi, specialmente sugli affari privati degli altri".
Andando al libro dei Proverbi, noterete che ci sono diverse parole correlate. La parola “pettegole", si trova spesso nella Traduzione in Lingua Corrente della bibbia. Se tornate alla Nuova Riveduta, vedrete la parola “maldicenti”, che è la stessa parola che è tradotta “pettegole". Il dizionario dice che un “maldicente" è una persona che diffonde scandalo o racconta segreti, un pettegolo".
“Mormoratore”, è un'altra parola che vedrete usata in alcune traduzioni. Questo è sinonimo di "maldicente" o "pettegolo”, un sussurratore. È interessante che in greco, la parola per sussurrare in realtà inizia con il suono Psst - sussurrare. È spesso vero che il pettegolezzo viene fatto dietro le quinte, alle spalle, non apertamente . "Psst, hai sentito . . . ? Lo sapevi che... ? Riesci a credere... ?" La calunnia nel segreto, è davvero ciò di cui stiamo parlando qui.
“Sparlare” è un'altra parola usata in alcune delle nostre traduzioni: parlare maliziosamente di una persona che non c'è. È un sussurro, una calunnia nel segreto. I proverbi hanno molto da dire su un pettegolo, un chiacchierone o un mormoratore. Guardiamo insieme alcuni di questi versetti.
Proverbi 11:13 dice: "Chi va sparlando [o un pettegolo] svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tiene celata la cosa" Un pettegolo non è degno di fiducia; non sa tenere un segreto; condivide informazioni riservate. Ma tu dici: "Beh, la persona che me l'ha detto non ha detto che era confidenziale". Pensi che la persona che te l'ha detto sarebbe a suo agio nel sapere che lo stai divulgando? La persona che te l'ha detto ti ha dato la libertà di condividerlo?
Può darsi che tu non pensi che l'informazione sia dannosa, ma chiediti: "Se io fossi quella persona, sarei a mio agio se questa informazione venisse passata a qualcun altro? Un chiacchierone rivela dei segreti.
Proverbi 16:28 dice: "L'uomo perverso semina contese, il maldicente [un calunniatore, un pettegolo] disunisce gli amici migliori". Possiamo effettivamente rompere le relazioni e le amicizie spargendo semi di sfiducia o di dubbio.
Proverbi 17:9 dice: "Chi copre gli sbagli si procura amore, ma chi sempre vi torna su disunisce gli amici migliori". "Chi copre gli sbagli si procura amore". La via dell'amore è la volontà di passare sopra le offese.
Trascuri le offese che ricevi, o ti senti costretta a ingigantirle e a riferirle ad altri? Nel caso in cui tu, in questo momento, non riesci a pensare a come questo possa applicarsi a te, lascia che ti chieda di quando tuo marito ti offende.
È successo ieri a qualcuno che è venuto alla sessione. Ha condiviso che prima di arrivare alla sessione di ieri, suo marito ha detto qualcosa che l'ha ferita. Poi ha parlato del conflitto che ne è seguito. Per fortuna, mentre lo raccontava, stava esprimendo la sua responsabilità nella questione.
Pensa a quando tuo marito ti fa un torto, o ti ferisce. Prendi il telefono e chiami qualcun altro? Chiami tua madre e le ripeti tutto quello che è successo, con il rischio di creare un cuneo tra lei e tuo marito influenzando la sua visione di tuo marito? Dovresti volere che lei pensi bene di tuo marito. Questo non significa che lui sia senza peccato, non lo è. Lo sappiamo tutti; non significa nemmeno che non abbia problemi.
Ma se la persona con cui stai condividendo queste informazioni non è parte del problema o parte della soluzione, non condividerle. Non c'è bisogno di dirlo. L'amore copre una moltitudine di offese (1 Pietro 4:8, parafrasato).
Le nostre parole possono promuovere l'amore, l'unità e l'unicità in una relazione; oppure possono creare divisioni e rompere una relazione. Proverbi 18 ci dice: "Le parole del maldicente [o di un pettegolo] sono come ghiottonerie", o come dice la Versione in Lingua Corrente TILC, "un boccone prelibato". "E penetrano fino all'intimo delle viscere" (versetto 8).
Ascoltare i pettegolezzi, o trasmettere pettegolezzi a volte è come … qui abbiamo un'immagine verbale molto vivida … ricevere una prelibatezza. Tu sai qualcosa che gli altri non sanno, e vuoi trasmetterla. È qualcosa di speciale, qualcosa che non tutti hanno sentito. È come il cibo che viene digerito. Scende nelle parti più profonde del corpo.
Condividete l'informazione con qualcun altro, solo di sfuggita. La dite velocemente senza pensarci. Ma scende nella mente di quella persona e nei suoi pensieri, e rimane lì. La digerisce; la assimila; la ricorda.
Proverbi 20 ci dice: "Chi va sparlando palesa i segreti; perciò non t’immischiare con chi apre troppo le labbra". Questo era il verso 19. Vi rendete conto di cosa dice? Significa che le persone pettegole o maldicenti, sono da evitare.
Se sei il tipo di persona su cui la gente si sente a proprio agio nello scaricare pettegolezzi, questo potrebbe dirti qualcosa sul tuo carattere. I Proverbi insegnano che se sei saggio, eviterai i pettegolezzi e farai quello che puoi per spegnerli con grazia, gentilezza e amore.
Non partecipate alla distruzione del corpo di Cristo, per il quale Egli ha dato la Sua vita. Quando diciamo parole di pettegolezzo o calunnia, pecchiamo contro noi stesse e pecchiamo contro il Signore. Quando pecchiamo contro il nostro corpo in questo modo, pecchiamo anche contro la nostra propria famiglia, o il Corpo di Cristo.
Quindi, se dico agli altri qualcosa di distruttivo su di te, sto peccando contro il mio corpo. Sto ferendo me stessa; sto ferendo il Corpo di Cristo. Siamo tutti parte gli uni degli altri. Se dico qualcosa che distrugge due persone, allora sto distruggendo il corpo di Cristo.
Paolo ci dice nel Nuovo Testamento che se distruggiamo il Corpo di Cristo, Dio ci distruggerà. Distruggeremo noi stessi; ci autodistruggeremo, se distruggiamo il Corpo di Cristo con le nostre lingue.
Proverbi 17:4 menziona di nuovo l'ascolto di pettegolezzi. "Il malvagio dà ascolto alle labbra inique, e il bugiardo dà retta alla cattiva lingua [o lingua distruttiva]". Il peccato del pettegolezzo, non consiste solo nel trasmetterlo; il peccato consiste anche nell'ascoltare il pettegolezzo e quando lo facciamo, le nostre orecchie diventano bidoni della spazzatura.
Anche mentre sto dicendo questo, mi sento come se fossi un po' rude. Forse mentre sto lavorando su questo, sto vedendo quanto sono negligente su alcune di queste questioni nella mia vita e quanto questo sia importante per il Signore. Questo non è un problema da poco per Lui. Oh, non usiamo le nostre labbra per abbattere il corpo di Cristo!
Ho sentito un predicatore parlare di come affrontare i pettegolezzi. Mentre stava predicando su questo argomento, suggerì, che quando qualcuno ti si avvicina e comincia a dire qualcosa su qualcun altro che non è gentile o edificante, dovresti dire più forte che puoi: "Non voglio sentirlo!"
Poi raccontò di come dopo la funzione, in fondo al parcheggio, si poteva sentire questa piccola signora anziana dire: "Non voglio sentirlo!". Tutti sapevano cosa era successo, qualcuno aveva detto qualcosa a quella donna, che probabilmente non le avrebbe mai più detto.
Charles Swindoll parla di come gestisce questo tipo di cose. Lui dice:
Forse come me avete ricevuto una telefonata da qualcuno che dice: "Voglio parlarti di questo e di quello". [Lui dice a quella persona], "Aspetta un attimo. Posso dirlo, quello che tu stai dicendo?" Di solito c'è una lunga pausa. E poi dicono: "Beh, non sono sicuro che sia una buona idea".
Dice il Dott. Swindoll: “Invariabilmente la mia risposta è: "Allora non sono interessato a sentire quello che hai da dire. Se non sei disposto a metterci il tuo nome, se non sei disposto ad essere presente quando affrontiamo l'individuo, allora io non sono disposto ad ascoltare quello che hai da dire".2
La bocca dello stolto diffonde pettegolezzi, e il cuore dello stolto ascolta e riceve pettegolezzi.
Leslie: Nancy DeMoss Wolgemuth non ha ancora finito con noi. Tornerà subito per aiutarci ad applicare il messaggio di oggi. La serie attuale di Nancy si chiama "Il potere delle parole".
Vi siete mai trovate a spettegolare su vostro marito? Una donna di nome Anne rimase impressionata da quante mogli lo fanno. Era nel mezzo di una sfida offerta da Nancy DeMoss Wolgemuth per curare le sue parole per trenta giorni.
Anne: In realtà mi ha mostrato quanto irrispettose siamo nel complesso nella nostra società nei confronti dei nostri mariti e degli uomini, nella chiesa e fuori dalla chiesa.
Il periodo in cui stavamo facendo la sfida, era proprio durante la stagione di softball. Mi sedevo sulle gradinate con le altre mogli e ascoltavo il modo in cui parlavano ai loro mariti. Ho sentito delle cose davvero crudeli uscire dalla bocca di quelle donne. Poi tutte le donne ridevano. Ho pensato che questo è il mondo che è compenetrato nella chiesa.
Ho sentito davvero che questa sfida mi ha riportato non solo a voler essere più rispettosa verso mio marito, ma anche a ispirare e sfidare altre donne a essere rispettose verso loro mariti.
Nancy: Sono così incoraggiata che Anne abbia imparato nuove abitudini e abbia detto parole che portano vita a suo marito e a coloro che la circondano. Lei ha un'opportunità unica di lavorare per sviluppare questo tipo di abitudini. Dal 1° luglio, vorremmo inviarti una e-mail al giorno per trenta giorni. Ogni e-mail includerà un testo devozionale da parte mia o della mia amica Mary Kassian sull'uso saggio delle nostre parole.
Per rendere questa sfida ancora più significativa, ti incoraggio a iscriverti con un piccolo gruppo o un amica, o forse con tutta la tua famiglia, in modo che possiate discutere insieme di ciò che state imparando e incoraggiarvi a vicenda. Per iniziare questa sfida con noi, devi iscriverti su ReviveOurHearts.com entro il 30 giugno. In questo modo possiamo iniziare insieme il 1° luglio e farlo per tutto il mese di luglio, sfidandoci a vicenda a glorificare Dio con il modo in cui usiamo le nostre parole.
La prossima volta Nancy affronterà l'arte dell'ascolto. Oggi ha parlato con noi del pettegolezzo. Se hai bisogno di un cambiamento in questo ambito, pregheresti con lei? Ecco Nancy.
Nancy: Oh Signore, quanto abbiamo bisogno della Tua purificazione e del Tuo perdono. Grazie per la grazia che può prendere delle maldicenti e pettegole come noi e può purificarci, cambiarci e darci un parlare che sia puro, sano ed edificante. Prego che Tu faccia quest'opera nei nostri cuori. Anche quando lasciamo questo posto oggi, che le parole che pronunciamo promuovano la vita e la grazia. Prego nel nome di Gesù, amen.
Non è un pettegolezzo dirvi che “Ravviva i Nostri Cuori” con Nancy DeMoss Wolgemuth è una diffusione di Life Action Ministries.
Tutte le Scritture sono tratte dalla Versione della Nuova Riveduta 2006, se non diversamente indicato.
https://www.reviveourhearts.com/podcast/revive-our-hearts/power-words-day-4/
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